PANDEMIC POSTCARDS | Cartoline da un passato futuro

 

Sono arrivate misteriose cartoline indirizzate ai cittadini di questi tempi virulenti.
Istantanee di un quid pandemico che infetta il momento presente ed il passato recente di questo pianeta.
Un messaggio? Un avvertimento? O uno scherzo della dimensione spazio-temporale?

Pandemic Postcards, Nicola Bertasi © 2020

Da dove provengono le Pandemic Postcards di Nicola Bertasi e cosa ci dicono?

Pandemic Postcards, Nicola Bertasi © 2020

Queste cartoline provengono da tempi diversi: dai vecchi documenti del 1918-19, quando l’influenza spagnola rapidamente si diffuse e uccise milioni di persone – ma anche dai più recenti dati del 2020, quando la pandemia di COVID-19 sconvolse le nostre vite ed il nostro mondo. Tanto ieri che oggi – e in maggior misura domani – l’umanità è di fronte alla questione: come gestire una pandemia?

Pandemic Postcards, Nicola Bertasi © 2020

Durante la prima quarantena Bertasi ha poggiato la fotocamera per comporre questa complessa narrativa, questo lavoro di archivio e collage digitale: strati di testo e immagine sovrapposti, significati collegati ed aggiornati, tra passato e presente – indirizzati verso un incerto futuro. Ponti che sottolineano le contraddizioni della nostra società e ci fanno riflettere su come imparare dagli errori del passato.

Pandemic Postcards, Nicola Bertasi © 2020

Se volete supportare il progetto – che prosegue e si sta ampliando – potete acquistare la prima edizione del libro/cofanetto qui.

Folle vicinissime | ARTISSIMA 2020

XVII Olimpiade, Roma, 1960 © Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo

Vi ricordate qual era la sensazione del camminare attraverso una massa di gente, in una strada o piazza accalcata, magari durante una manifestazione? Oppure del provarci ma non riuscirci – la ressa dei concerti allo stadio, dei treni ad agosto. Vi ricordate qual era la sensazione del far parte di una moltitudine di persone?

Sembrano lontani ricordi del corpo – dei nostri corpi segnati negli ultimi mesi dal distanziamento fisico imposto dall’emergenza COVID-19.

Esodo di Ferragosto, Milano, 1947 © Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo

Provate a dare un’occhiata a Folle – la mostra online parte di ARTISSIMA 2020, che raccoglie 26 immagini fotogiornalistiche di masse di persone vicinissime durante alcuni momenti della storia italiana – e vedrete…

Clientela di un supermercato, Milano, 1959 © Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo

Dalle schiere ordinate dell’Italia fascista agli affollati supermercati di quella del Boom, le proteste del ‘68, il Giro d’Italia, l’orda di ragazzi e ragazze al concerto dei Beatles, l’incoronazione di Papa Giovanni XXIII.

Bambini a teatro, Milano, 1938 © Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo

Selezionate dall’Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo (che conta 7 milioni di fotodocumenti) da Ilaria Bonacosa, direttrice di Artissima, e Barbara Costa, responsabile dell’archivio Intesa – queste fotografie testimoniano eventi di cronaca e quotidianità, l’aggregazione sociale che si forma attorno ad essi.

Concerto dei Beatles, Milano, 1965 © Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo

PANDEMIC STAINS | Le tracce invisibili

Fotografia. La lontana etimologia di questo termine proviene dal greco antico:
phos (luce) + graphia (scrittura). Significa letteralmente scrivere con la luce, di/segnare con la luce. Cosa succede però, quando la luce non è quella normale ma quella ultravioletta di una luce multi-spettro?

Ecco quello che hanno fatto Marco Casino e Pietro Baroni – foto- e videografi documentaristi – nel loro progetto Pandemic Stains, che svela ai nostri occhi le nostre stesse tracce biologiche. Ovunque intorno a noi.

Le foto risalgono ad aprile-maggio 2020, durante i duri mesi del primo lockdown. Marco e Pietro girano per una Milano deserta e terrorizzata, rintracciando
il fosforo di impronte, saliva, sudore ed altri materiali organici.
Invisibili all’occhio umano nudo, queste “macchie pandemiche” vengono invece diffratte dalle frequenze della luce multi-spettro – solitamente usata per le indagini dalla polizia scientifica – e catturate nelle immagini.
I luoghi e gli oggetti – anche quelli più familiari e che ci appaiono “meno pericolosi” – improvvisamente ri/scoperti sotto una nuova luce.

‘Pandemic Stains’ attrae e repelle ma non è un progetto prettamente scientifico. L’obiettivo principale infatti è sfidare la nostra percezione della realtà per farci riflettere su di essa – non prima di averci procurato una massiccia dose di shock però. Sfidare la nostra percezione del virus e della quotidianità durante la pandemia di COVID-19 – evento iper-mediatico ed iper-narrato – e stimolare la discussione collettiva sugli effetti psicologici nella sfera personale, privata, lavorativa e pubblica.

due fotografi hanno lanciato una campagna di crowdfunding per finanziare la produzione del libro che raccoglierà queste immagini. Per l’occasione verrà  stampata con inchiostro UV anche un’altra serie di scatti (‘Ultra Flowers’): cartoline di ritratti botanici fluo-reagenti, consegnati insieme ad una piccola torcia di Wood.

Qual è stata la vostra reazione alle immagini?

#fotoscontralacovid a sostegno di MSF España

 

Fotógraf@s unid@s para luchar vs la covid è lo slogan di #fotoscontralacovid, una campagna di beneficenza che consente di acquistare a un prezzo molto contenuto opere di alcuni dei migliori fotografi spagnoli e sudamericani, nonché di altri paesi.

Tutti i ricavati andranno al fondo di emergenza Covid-19 di Médecins Sans Frontières per combattere la pandemia.

MSF sta lavorando intensamente a questa crisi in Spagna in diverse direzioni: sostengono con la loro esperienza l’emergenza sanitaria, aiutano a decongestionare gli ospedali e rafforzano la protezione degli anziani, continuando a lavorare in altri paesi particolarmente vulnerabili del mondo.

 

L’iniziativa di beneficienza nasce dopo la collaborazione a #100FotografiperBergamo, la campagna organizzata dal magazine Perimetro che è riuscita a raccogliere in dieci giorni 726.000€ per l’Ospedale di Bergamo.

A partire da giovedì 23 aprile, la piattaforma di vendita sarà attivata all’indirizzo www.fotoscontralacovid.com, dove è possibile acquistare fotografie degli autori partecipanti in formato 20×30 cm su carta CANSON Fine Art.

Il denaro raccolto dalla vendita delle fotografie —deducendo i costi di produzione e spedizione di 15€— sarà consegnato all’organizzazione MSF.

 

 

La campagna conta la collaborazione di più di 150 di fotografi provenienti da Spagna, Europa e America Latina che hanno accettato di portare il proprio contributo a favore di MSF per alleviare gli effetti della pandemia. La selezione copre vari generi fotografici, dalla fotografia documentaristica a quella classica, dal fotogiornalismo a quella artistica

L’iniziativa #fotoscontralacovid è organizzata da Jordi Pizarro ed Eloisa d’Orsi, con il supporto di un team di professionisti che partecipano su base volontaria, come Serena de Sanctis, Sarah Wiedmann, Gianluca Battista, Clara Roig, insieme ai molti fotografi che hanno rinunciato ai loro diritti sulla campagna, con il supporto di giornalisti, designer, redattori grafici ed esperti di fotografia.

https://www.fotoscontralacovid.com/

Photogether – Letture portfolio solidali

C’è tempo fino al 6 aprile per partecipare a PHOTOGETHER, un’iniziativa senza scopo di lucro nata nel pieno dell’emergenza COVID-19.

Photogether è un progetto temporaneo a cui hanno aderito photo editor, curatori, direttori artistici, editori italiani attivi nel panorama fotografico internazionale.

Questo gruppo di professionisti si è reso disponibile a titolo gratuito per effettuare delle letture portfolio in streaming. Ogni lettura portfoglio ha un costo di 25 euro e il ricavato verrà interamente devoluto alla Protezione Civile.

Tutte le info sul sito: 

http://photogether.eu